Sulla riva destra del Danubio, nelle vicinanze della gola di Đerdap, si trova Lepenski Vir, un sito archeologico che conserva i resti di una cultura che risale ad un periodo compreso tra il 6.500 e il 5.500 avanti Cristo. Giustamente chiamata la "culla della civiltà", la cultura di Lepenski vir conserva alcuni dei più antichi manufatti, utensili, armi e sculture; oltre che le tracce di uno degli insediamenti più antichi d'Europa.
L’uomo preistorico approfittò delle condizioni microclimatiche favorevoli e del vicino fiume Danubio, che forniva alla popolazione locale cibo ed acqua in abbondanza, e creò una delle civiltà più antiche del mondo.
I resti delle case di forma trapezoidale testimoniano la conoscenza della matematica e della geometria tra i costruttori dell'epoca. All'interno delle mura, oltre ai focolari in pietra, sono state trovate sculture fatte di grandi ciottoli con figure umane.
Famose figure pesciformi con grandi occhi e labbra abbassate, ma anche sculture di cervi e pesci scolpiti nella pietra, sono conservate nel Museo Nazionale di Belgrado. Immagini enigmatiche sono incise sulla superficie: segni simili a coordinate del sistema cartesiano, disegni, lettere, numeri, paesaggi...
Quando l'agricoltura divenne il principale ramo economico di Lepenski Vir, i suoi abitanti iniziarono a cercare altri spazi abitativi e terreni arabili più grandi. Approssimativamente nell’anno 4.800 avanti Cristo le ultime famiglie lasciarono l'insediamento, le cui tracce ammiriamo ancora oggi.
I resti di ben 136 strutture, insieme ai focolari in pietra e repliche delle più belle sculture di Lepenski Vir, possono essere visti in un sito coperto da una moderna struttura protettiva all'interno della quale si trova il Centro visitatori/Museo di Lepenski Vir.