
Sotto la fortezza si trova una grotta adibita a monastero, la cui chiesa conserva i resti di affreschi e documenti del tredicesimo secolo, oltre che iscrizioni del sedicesimo e diciottesimo secolo. Si ritiene che qui sia scritto il famoso “Vangelo di Vukan”, manoscritto illustrato, uno dei più antichi monumenti del patrimonio documentario serbo.
Non lontano da Stari Ras, a Pazarište, sono stati trovati resti dell’insediamento di due diversi periodi. I resti più antichi del quattordicesimo secolo sono caratterizzati da case di legno; i resti più recenti risalgono al diciassettesimo secolo – quando durante il dominio turco nell’insediamento furono costruite un gran numero di strutture in pietra, i cui resti sono ancora visibili sul sito. I resti della chiesa, le necropoli ed altri edifici indicano che nell’area di Pazarište si trovasse un importante centro spirituale già nel dodicesimo secolo.
La fortezza del Stari Ras, insieme ai monasteri medievali Sopoćani e al monastero Đurđevi stupovi e la Chiesa di Pietro, è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Culturale Mondiale dell’UNESCO, come monumento denominato Stari Ras con Sopoćani.