I maestri dei fagioli in minestra incrociano le loro pentole e i mestoli ogni anno durante la Pasuljijada a Veliko Gradište, una competizione in cui si possono assaporare le versioni di questa pietanza. In Serbia, ogni taverna tradizionale che si rispetti offre sempre anche i fagioli in minestra, che, se ne avete l’opportunità, dovete assolutamente assaggiare.
Senza dubbio, si tratta dell’aglio di Vrbica, che viene prodotto esclusivamente nel villaggio di Vrbica, dove vivono solo 250 abitanti e quasi tutti si dedicano alla coltivazione dell’aglio, mantenendo ancora oggi la tradizione della coltivazione a mano. L’aglio ha il marchio di origine geografica protetta ed è caratterizzato da teste piccole, un gusto piccante e forte e un aroma intenso. È un fedele accompagnamento di molti piatti e i peperoni all’aglio arrostiti sono una vera specialità.
Sono famosi per i frutti sodi, succosi, dal gusto dolce-acidulo e la loro qualità unica è dovuta al metodo di coltivazione di Arilje, applicato da decenni.
Ogni famiglia che lo produce ha le proprie particolarità nella lavorazione, che potrete scoprire più facilmente acquistando il formaggio nei mercati di tutta la Serbia, conversando con i produttori.
Segreti dolci e salati della Serbia
Lo slatko è un prodotto tradizionale a base di frutta e zucchero. Quando si va a casa di qualcuno, la tradizione vuole che venga servito lo slatko in piccole ciotole, accompagnato da un bicchiere d’acqua fresca, anche subito dopo il risveglio, insieme al caffè del mattino. Le specialità includono lo slatko di ciliegie bianche, mele cotogne, fichi, fragoline di bosco… Con le mele cotogne, si preparano anche la pelte (gelatina) e il kitnjkez (formaggio di mele cotogne con noci). Un altro modo per conservare i sapori della frutta estiva anche durante l’inverno è costituito dalle marmellate e dalle confetture. Si tratta di frutta cotta con lo zucchero, ma, a differenza dello slatko, la loro consistenza è più liquida e spalmabile: per questo, vengono utilizzate come ripieno per crepes e altri dolci, o semplicemente spalmate sul pane per una colazione dolce. La marmellata (”džem”) si ottiene da frutta tritata, mentre la confettura (”pekmez”) si prepara con purea di frutta. I gusti più amati sono prugna, albicocca e melograno.
Ajvar
Si sa che l’inverno è finito quando si apre l’ultimo barattolo di ajvar dalla dispensa. L’ajvar è una specialità a base di peperoni rossi, che vengono arrostiti a fuoco aperto, poi sbucciati, tritati e fritti nell’olio fino a ottenere una massa densa che viene conservata in barattoli. Il più famoso è l’ajvar di Leskovac e non è un caso, perché nella regione di Leskovac crescono i peperoni migliori e con qualità superiori. Il miglior ajvar si prepara con la varietà kurtovka, ovvero con peperoni grandi e carnosi. Per un chilo di ajvar ci vogliono circa tre chili di peperoni freschi. All’ajvar di peperoni rossi si può aggiungere melanzana o peperoncino. Le varianti dell’ajvar sono il pinđur e i peperoni tritati. Particolarmente interessante è la competizione nazionale nella preparazione dell’ajvar, simpaticamente chiamata “Izađi mi na teglu” (”Sfida dei barattoli”), che ogni anno attira un gran numero di visitatori, appassionati del “caviale serbo”, che possono assaporarlo direttamente sul posto.
Kajmak
Il kajmak delle città di Čačak, Užice e Kraljevo è una specialità gastronomica ottenuta principalmente dal latte vaccino. Ad alcuni piace forte e salato (kajmak stagionato), ad altri piace dolce, delicato e dal retrogusto di latte (kajmak giovane). Si sposa benissimo con gli uštipci (frittelle), il pane caldo, ma è anche un ingrediente di specialità come il “ribić u kajmaku” (filetto di manzo o vitello con il kajmak), l’involtino di Karađorđe, gli uštipci con i peperoni e con il kajmak, ecc.. Qui anche i ćevapi si mangiano con il kajmak…
Miele
Fortunatamente in Serbia esistono ancora zone dalla natura incontaminata che permettono la crescita di diversi tipi di piante e alberi medicinali in zone lontane da ambienti inquinati. Una di queste zone è formata dai Monti di Homolje ad est, da dove proviene il primo miele certificato della Serbia, ovvero il miele di Homolje. Si ottiene dai fiori di acacia e dalle piante medicinali, la cui miscelazione in una certa percentuale crea l’aroma riconoscibile del miele di Homolje. È caratterizzato dalla densità, che lo rende facile da caricare su un cucchiaio, e il suo colore varia dal giallo chiaro all’ambrato scuro. Il profumo è floreale e, se avete mai visitato questa montagna, ne sentirete il profumo ogni volta che aprirete un barattolo di miele di questa zona.
Nel Parco nazionale di Fruška Gora, si trova il più grande bosco di tigli dell’Europa del sud-est e quindi non è incredibile che il miele di tiglio di Fruška Gora sia unico al mondo. Questo miele porta con orgoglio il marchio di origine geografica protetta fuori dai confini del Paese se contiene almeno il 60 per cento di polline di tiglio nella sua composizione e a condizione che sia confezionato sul territorio della Fruška Gora. Questo miele è lucente, quasi trasparente, con un caratteristico ed intenso profumo di tiglio ed un sapore speciale. Appartiene ai mieli monoflora della migliore qualità provenienti dalla Serbia.
Il miele Kačerski porta l’etichetta di origine geografica protetta della regione di Šumadija. Si ottiene dai fiori di acacia, che ne costituiscono la maggior parte della massa, con l’aggiunta di tiglio e piante officinali. Appartiene ai mieli floreali, ha un aroma delicato e un colore giallo dorato.
Da secoli, il punto d’incontro tra il possente Danubio e la grandiosa gola di Đerdap è un luogo dove la variegata vita vegetale costituisce una fonte di cibo per le api. Anche se in questa zona il miele viene prodotto da secoli, solo di recente il miele di Đerdap ha ricevuto la denominazione di origine geografica protetta. Tipici di questo miele sono i fiori di acacia, di tiglio e più di 70 tipi di piante, alcune delle quali crescono solo in questa zona. Il risultato è un miele di altissima qualità e un prodotto autentico di questa regione.
La produzione del miele nei possedimenti del monastero ha una lunga tradizione in Serbia. Già nel XIX secolo il dipartimento di apicoltura del seminario teologico di Karlovci era tra i migliori al mondo. Ancora oggi i monaci praticano l’apicoltura e producono il proprio miele: tra i più famosi ci sono i mieli dei monasteri di Kovilj, Lelić, Fenek, Duljevo, Bukovo… Il monastero di Visoki Dečani, sulla cui proprietà si trova l’unico castagneto in Serbia, produce miele di castagno medicinale, dal sapore specifico, leggermente amaro.