
Chiese ortodosse
La Serbia, terra di profonde radici spirituali, custodisce con orgoglio il suo patrimonio ortodosso attraverso numerose chiese e monasteri che abbelliscono la sua natura pittoresca. La religione sempre riuniva le persone, univa le comunità e orientava la loro aspirazione verso l’alto. Come testimonianza di quello spirito, sono stati costruiti edifici religiosi che sono diventati capolavori dell’architettura del loro tempo.
Le chiese ortodosse in Serbia, come la Chiesa della Protezione della Madre di Dio a Valjevo o il Tempio dei Santi Apostoli Bartolomeo e Varvara a Rakovica, testimoniano secoli di spiritualità e tradizione. La loro architettura e i loro affreschi incantano i visitatori, mentre il loro ruolo nella conservazione dell’identità nazionale le rende un patrimonio culturale di straordinario valore.
Esplorate la Serbia attraverso i suoi monumenti ortodossi e scoprite luoghi che ispirano un profondo legame spirituale. Che siate attratti dalla ricchezza degli affreschi, dalla quieta serenità dei cortili delle chiese e dei monasteri o dalla maestosità della natura che li circonda, la Serbia vi offrirà un’esperienza indimenticabile. Il vostro viaggio spirituale e culturale inizia qui, nel cuore dell’Ortodossia!

Tempio di San Sava
Il Tempio di San Sava, XX-XXI secolo, è uno dei più grandi templi ortodossi del mondo. È stato costruito in onore di San Sava, fondatore della Chiesa ortodossa serba, nel luogo dove, secondo la tradizione, i turchi bruciarono le sue reliquie alla fine del XVI secolo.
Il Tempio è costruito nello stile serbo-bizantino e può ospitare più di 10.000 fedeli contemporaneamente. All’interno del tempio, un’impressione particolare lascia l’imponente mosaico di quasi 15.000 metri quadrati, che rappresenta una delle realizzazioni più impressionanti dell’arte sacra contemporanea. Il mosaico della grande chiesa si basa sulla tradizione mosaica della scuola bizantina, con un tono dorato dominante sullo sfondo, mentre i mosaici nella cripta sono progettati in una forma più libera e moderna, con predominanza di colori luminosi.
Particolare attenzione attira la cupola del Tempio, con un diametro interno di 30,5 metri, e una galleria circolare esterna. Dalla galleria esterna si gode di una vista splendida sulla città.
San Sava è stato un insegnante e illuminatore del popolo, fondatore, scrittore, diplomatico e il primo arcivescovo della Chiesa ortodossa serba autocefala. Il lavoro di San Sava nell’illuminare il monachesimo serbo ha accresciuto l’interesse per l’alfabetizzazione e la letteratura nel popolo serbo.
Il Tempio di San Sava non è solo un simbolo della fede, ma anche un importante monumento culturale e storico della Serbia, che attrae visitatori da tutto il mondo.

Chiesa di San Pietro e Paolo a Novi Pazar
La Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, conosciuta anche come la Chiesa di Pietro, si trova su una collina sopra Novi Pazar. I dati storici indicano l’esistenza della chiesa fin dal VI secolo, nonché il fatto che nel XIII secolo fosse il centro religioso dello stato medievale serbo.
Il luogo in cui si trova la chiesa è stato per secoli un sito sacro e un santuario, come testimoniano numerose tracce storiche romane e bizantine.
Non ci sono dati precisi sulla data di fondazione della chiesa, ma viene menzionata come sede episcopale già nel X secolo. Per la storia serba questo tempio ha un significato particolare, poiché vi sono legati eventi cruciali della vita di Stefan Nemanja, fondatore della dinastia medievale dei Nemanjić.
L’edificio, a pianta circolare con una cupola, nel corso dei secoli, come luogo di culto cristiano, è stato arricchito con nuovi elementi: un’abside semicircolare e una galleria, mentre diversi strati di pittura della chiesa sono stati preservati in frammenti risalenti ai periodi del IX, XII e XIII secolo.
La composizione architettonica della Chiesa di San Pietro e Paolo, insieme agli affreschi di diverse epoche, rende questo edificio non solo il più antico tempio ortodosso serbo, ma anche una delle testimonianze più significative della sintesi tra l’arte dell’Est e dell’Ovest.
Come parte del complesso di Stari Ras con Sopoćani, la Chiesa è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1979.